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1982 mia figlia silvia alla radio - MY DAUGHTER SILVIA "ON AIR"

località

Quality and Hamspirit is better then Quantity ! Contest never !!!

Passaggio dal libro di Ambrogio Fogar "Solo la forza di vivere" ...... "I radioamatori sono le ombre amichevoli dei viaggiatori del mare. Le voci e la vita che continuano chissà dove. Le voci che spezzano l'ossessivo e anche lungo silenzio di certe solitudini. Molti di loro sono stati miei amici. Mi hanno seguito e mi hanno amato. Volti nascosti e inimmaginabili che non vedrò mai. Ma devo anche loro la forza di arrivare sempre a destinazione. Vorrei salutarli tutti, ma purtroppo oggi non riesco a ricordare i loro nomi. Uno non si può dimenticare. Si chiama Benito Bartolucci e il suo nominativo era I5BNT. Benito era lì per me a qualsiasi ora del giorno e della notte. La sua voce, profondamente commossa, non ha mai tradito stanchezza o irritazione. L'ho sempre chiamato per nome, Benito, perché il cognome dava l'impressione di creare un film invisibile tra noi. Per mesi e mesi una voce senza volto. Mi ha portato una notte, a metà dell'Oceano Indiano, e poi tutti i giorni, fino quasi ad arrivare a Castiglione della Pescaia, il filo invisibile che ci univa non si è mai spezzato. Benito si svegliava nelle ore più impensabili nel profondo della notte. Ricordo che una volta, dopo le solite informazioni sulla mia posizione, sulle condizioni meteorologiche spesso burrascose - quante volte la mia anima era in tempesta -, si aprì a confidenze private sul suo rapporto con la sua famiglia e sulla sua fede in Dio. È un'abitudine non abbandonare questa complicità anonima che ci ha arricchiti, ne sono certo, entrambi. Gente strana i radioamatori. Sono voci che si intersecano e si sovrappongono da ogni parte del mondo. Sono voci che probabilmente non avranno mai un viso. La loro generosa funzione ha spesso contribuito a salvare la vita di persone che non potevano comunicare con il resto del mondo. Benito, nella sua bella casa di Fucecchio, tra Firenze e Pisa, ha riservato un ampio spazio dove ha raccolto alcuni cimeli dei miei viaggi (soprattutto la zattera), tutte le registrazioni delle mie apparizioni televisive e una rassegna stampa completa che copre trent'anni della miei vita. È un caro amico in cui posso sempre contare "...... (Ambrogio Fogar I2NSF)

Passage from the book of Ambrogio Fogar "Only the power to live" ...... "Radio amateurs are the friendly shadows of sea travelers. The voices and the life that continue who knows where. The voices that break the obsessive and too long silence of certain solitudes. Many of them have been my friends. Who followed me and loved me. Hidden and unimaginable faces I will never see. But I also owe them the strength to always arrive at their destination. I would like to greet them all, but unfortunately today I am unable to remember their names. One can not forget it. His name is Benito Bartolucci and his acronym was I5BNT. Benito was there for me at any time of day or night. Her voice, deeply moved, has never betrayed tiredness or irritation. I always called him by name, Benito, because the surname gave the impression of creating an invisible film between us. For months and months a faceless voice. He took me one night, halfway through the Indian Ocean, and then every day, until almost arriving in Castiglione della Pescaia, the invisible thread that connected us was never broken. Benito used to wake up at the most unthinkable hours in the depths of the night. He got up to steal my voice in heaven. I remember that once, after the usual information about my position, about the often stormy weather conditions - how often my soul was stormy -, he opened up in private confidences concerning his relationship with his family and his faith in God. It is a habit not to abandon this anonymous complicity that enriched, I am sure, both of them. Strange people the radio amateurs. They are voices that intersect and are overlaid from every part of the world. They are rumors that probably will never have a face. Their generous function has often helped save the lives of people who could not communicate with the rest of the world. Benito, in his beautiful house in Fucecchio, between Florence and Pisa, has reserved a large space where he collected some relics of my travels (especially the raft), all the recordings of my television appearances and a complete press review covering thirty years of my life. He is a dear friend in whom I can always count "...... (Ambrogio Fogar I2FNS)

My beloved friend "Schizzo" (2004-2020)

GANGIO

Nuovo arrivo in famiglia, THOR - Aprile 2019

New family arrival, THOR - 2019 April

2019 July

2019 September

2019-NOVEMBER

2020 - April

GREETINGS FROM A HAPPY DOG

BOLOGNA

La storia di Grizzana Morandi

Abitata già dagli etruschi, stando ad alcuni reperti archeologici rinvenuti nel territorio, registrò in seguito altri insediamenti, fino ad arrivare alla conquista dei romani, cui va riportata l’origine del toponimo, derivante dal personale latino GRITTIUS, col suffisso -ana. Chiamata dapprima Tarvernola, poi Tavernola Reno e Grizzana, ha assunto la denominazione attuale con una legge regionale del 1985, in omaggio al pittore e incisore bolognese Giorgio Morandi, grande protagonista dell’arte contemporanea. Terra di confine tra l’esarcato ravennate e i domini longobardi e successivamente tra i possedimenti bolognesi, pistoiesi e della nobile famiglia degli Alberti, nel corso del Medioevo fu teatro di numerosi scontri. Posta, in parte, sotto la giurisdizione del capitolo della cattedrale di Bologna, fu spesso costretta a sopportare le scorribande dei bellicosi conti di Panico, nemici dei guelfi. Seguendo le vicende delle località circostanti, assunse l’attuale assetto territoriale con le riforme napoleoniche, che unirono i piccoli comuni rurali della zona in una più vasta entità amministrativa, la cui sede, posta a Tavernola, nel 1882 qui fu spostata. Il patrimonio monumentale comprende numerosi edifici di culto, tra cui spiccano: la parrocchiale di San Michele Arcangelo, ricostruita nel XVII secolo; l’ottocentesco oratorio dell’Assunta; la chiesa di San Giovanni Battista, nota già nel Trecento, a Tavernola; il santuario di Santa Maria della Consolazione e la chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, del XIII secolo, sulla vetta di Montovolo. Interessanti sono anche la rocchetta Mattei, della seconda metà dell’Ottocento, e i piccoli borghi medievali, con le loro case-torri, che circondano il capoluogo comunale.

The history of Grizzana Morandi

Inhabited already by the Etruscans, according to some archaeological finds found in the territory, it later registered other settlements, up to the conquest of the Romans, which must be reported the origin of the toponym, deriving from the Latin staff GRITTIUS, with the suffix -ana. First called Tarvernola, then Tavernola Reno and Grizzana, it took its current name with a regional law of 1985, in homage to the Bolognese painter and engraver Giorgio Morandi, a great protagonist of contemporary art. A borderland between the exarchate of Ravenna and the Lombard domains and subsequently between the possessions of Bologna, Pistoia and the noble Alberti family, during the Middle Ages it was the scene of numerous clashes. Partly placed under the jurisdiction of the chapter of the cathedral of Bologna, it was often forced to endure the raids of the bellicose Counts of Panic, enemies of the Guelphs. Following the events of the surrounding places, it assumed the current territorial structure with the Napoleonic reforms, which united the small rural municipalities of the area into a larger administrative entity, whose headquarters, located in Tavernola, in 1882 was moved here. The monumental heritage includes numerous buildings of worship, among which the following stand out: the parish church of San Michele Arcangelo, rebuilt in the 17th century; the nineteenth-century oratory of the Assumption; the church of San Giovanni Battista, already known in the fourteenth century, in Tavernola; the sanctuary of Santa Maria della Consolazione and the church of Santa Caterina d'Alessandria, from the 13th century, on the summit of Montovolo. Also interesting are the rocchetta Mattei, from the second half of the nineteenth century, and the small medieval villages, with their tower houses, which surround the municipal capital.

NEI DINTORNI DI CASA - IN THE SURROUNDINGS OF MY HOME